La storia della Fondazione segue la personale storia di Arrigo Pini (1922-2003), che da bambino sognava di diventare medico.
Fu il padre a portarlo sulla via dell’economia: studia quindi all’Università Bocconi, pur ascoltando da sempre l’influenza filantropica della famiglia, in particolare di Gaetano e Paolo Pini, fondatori dei rinomati ospedali milanesi.
Arrigo fu un filantropo e il dono più grande che fece a suo tempo, e che continua anche oggi, fu quello di mettere a servizio di un’organizzazione non-profit le competenze e le qualità di una sapiente guida gestionale e amministrativa sviluppata nel privato, in particolare dall’esperienza di imprenditore nel settore della gomma con la sua Vittoria SPA, storica azienda di pneumatici per biciclette.
Nella scelta di Arrigo di dedicarsi alla cura e all’assistenza dei più bisognosi si ritrova la continuazione di una virtuosa tradizione famigliare: a partire da Gaetano Pini, medico, fondatore nel 1864 del primo Istituto per Bambini e Ragazzi Rachitici, evolutosi in ospedale ortopedico e oggi Azienda del Sistema Socio Sanitario riconosciuta a livello nazionale e internazionale; passando per Larissa Pini che fondò l’Unione Femminile di Milano, ente di aiuto alle vedove di guerra e alle ragazze madri che ha ancora oggi sede in Porta Nuova ed ha fornito, dagli inizi del ‘900 una impronta tangibile nello sviluppo delle pari opportunità e della cultura di genere.
Ultimo ma non meno importante modello per Arrigo fu Paolo Pini: medico e consigliere comunale, fondò l’omonimo ospedale milanese che tracciò lungo tutto l’arco del ‘900 la storia della cura e assistenza psichiatrica; fu a partire dalle sue proposte, che il Comune istituì la scuola di arti e mestieri per ragazzi e giovani epilettici, successivamente evolutasi in vera e propria scuola deputata all’accoglienza di bambini e ragazzi con disabilità gravi, e intitolata a Paolo e Larissa Pini.
L’approccio medico sia di Gaetano che di Paolo Pini, si caratterizzò per la laicità e l’umanità assoluta nei confronti dei pazienti. Paolo Pini è ricordato per le sue visite a domicilio ante litteram: i pazienti infermi riponevano una tale fiducia nel dottore che erano soliti affidargli le loro chiavi di casa!
Negli anni ’70 Arrigo Pini si avvicina all’Associazione Paolo Pini finanziandola personalmente e passando rapidamente alla sua direzione amministrativa sotto la presidenza del Prof. Marcello Cesa-Bianchi. Per merito di Arrigo l’Associazione, che nasceva nell’ambito della Scuola Speciale Paolo e Larissa Pini, si evolse da unione di auto-mutuo-aiuto tra i genitori dei bambini con disabilità a ente di sostegno alle famiglie e ai bambini utenti della stessa, fornendo attività di supporto logistico alle famiglie, ad esempio affiancandole nel tempo libero.
Grazie alla sua visione di utilità sociale estesa di Arrigo Pini ed alle sue competenze imprenditoriali, unitamente all’apporto scientifico e medico di Marcello Cesa-Bianchi, l’Associazione ampliò la sua base di volontari, opportunamente formati e supervisionati, creando non solo una rete di riferimento per le famiglie, ma inserendo anche nuove funzioni per migliorare la qualità della vita dei piccoli assistiti e delle loro famiglie.
Nel 1998 Arrigo costituì la Fondazione in memoria della moglie Pia – mancata prematuramente – per creare una continuità nell’impegno al supporto finanziario e progettuale a quelle Associazioni che accolgono e affiancano la crescita e lo sviluppo di bambini con disabilità e patologie croniche.
Nel 2003, mancato Arrigo, le figlie Veronica e Micaela Pini subentrano alla gestione della Fondazione; la prima, in veste di Presidente apporta un importante tratto distintivo alle attività della Fondazione, proseguendone l’impegno filantropico di sostegno al terzo settore grazie all’attivazione di progetti di fundraising innovativi, che coinvolgono il mondo del design alla buona causa della Fondazione. Da qui nascono alcuni progetti ambiziosi e di successo come la serie di Design for Charity, Light for Charity, Sedie alla Ribalta e numerose altre iniziative che negli anni hanno permesso alla Fondazione Arrigo e Pia Pini di organizzare eventi contemporanei, rigorosamente no profit, radicati sul territorio di Milano.