L’artista argentina sta realizzando il nuovo murale della rassegna. Il mare come metafora della comunità: come ogni ecosistema marino vive dell’equilibrio tra specie diverse, così il quartiere può crescere solo se ogni voce, ogni persona, trova spazio e riconoscimento.

 

Agus Rúcula mette al centro della sua ricerca costante il corpo umano e ciò che ogni gesto comunica.
Studiando in una scuola d’arte a Buenos Aires e insegnando fin da giovane, si è innamorata del mondo del colore e del lavoro sensibile-filosofico in maniera collettiva.

Nel 2012 ha realizzato il suo primo murale e dal 2017 si dedica all’arte urbana, con un’attenzione particolare al linguaggio del corpo, cercando di rappresentare la diversità delle caratteristiche fisiche e degli atteggiamenti.
I movimenti delle persone ritratte sono i protagonisti delle sue opere, alimentati dall’uso speciale del colore, che secondo lei “musicalizza la scena”.

Lavorare con altri professionisti come danzatori e attori le permette di approfondire le storie da dipingere, diventando lei stessa le fotografie che poi ispirano i bozzetti.

 

Murale work in progress.